suoni riflessi festival

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25 Novembre 2023

Suoni Riflessi Festival alla Sala Vanni

Dal 1 ottobre al 25 novembre 2023 alla Sala Vanni di Firenze, 21° edizione di Suoni Riflessi Festival.

Festival di musica classica e contaminazioni

Domenica 1 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL
Illustrazione del programma da parte del direttore artistico, Mario Ancillotti
Sirius Accordion Trio – Trio di fisarmoniche
Vincitore del Concorso Pontillo 2022
Musiche di Bánkövi, Makkonen, Schnittke, Semenov, Hakola.
Introduzione del Presidente e del Direttore Artistico

Sabato 7 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 14 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
IMPURISSIMA FOEMINA: incontro con Mario Ancillotti, ArsLudi, Faraualla.
Suggestioni letterarie e musicali.

Domenica 8 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
IMPURISSIMA FOEMINA
Affresco sonoro per sette musicisti performer su Caterina Medici da Broni
Ars Ludi, percussioni e azione scenica
Faraualla, voci, azione scenica
Prologo di Guido Barbieri
Consulente alla drammaturgia musicale Sonia Bergamasco
Musiche liberamente rielaborate di Giorgio Battistelli, Guillaume de Machaut, Tomas Luis de Victoria, Faraualla, Francesco Filidei, Lou Harrison, Lorenzo Pagliei, Henry Purcell
Suggestioni letterarie da “La strega e il capitano” di Leonardo Sciascia; “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni; “Processo per stregoneria a Caterina Medici – 1616-1617” di Ermanno Paccagnini e Giuseppe Farinelli; “Malleus Maleficarum” di Heinrich Kramer e Jacob Sprenger.

La storia di grande forza emotiva e di straordinaria attualità di Caterina Medici da Broni, processata per stregoneria e condannata a morte nel 1617 a Milano. Vicenda ripresa da numerosi scrittori, tra cui Sciascia, Manzoni, Paccagnini e Farinelli; Kramer e Sprenger: dalle loro suggestioni letterarie nasce lo spettacolo “Impurissima Foemina”, affresco sonoro per sette musicisti performer che vede protagonisti l’ensemble di percussioni Ars Ludi ed il quartetto vocale Faraualla.
In un delicato equilibrio tra linguaggio della tradizione popolare e contemporaneo, Ars Ludi e Faraualla fondono i rispettivi, originali, repertori per narrare la storia di Caterina. Voci e percussioni sono fossili viventi, sono corpo e suono allo stato primordiale.
Come la musica può raccontare le paure e le vicende del passato che fatalmente si proiettano nel subconscio di ognuno di noi? Solo mescolando periodi e stili, antico e contemporaneo, si crea quel sortilegio capace di unire il sentire di oggi a quello di ieri e di scoprirne l’essenza.
Prologo di Guido Barbieri. Musiche liberamente rielaborate di Giorgio Battistelli, Guillaume de Machaut, Tomas Luis de Victoria, Faraualla, Francesco Filidei, Lou Harrison, Lorenzo Pagliei, Henry Purcell.
“All’alba del 4 marzo del 1617 dopo più di due mesi di interrogatori, percosse e torture, Caterina verrà fatta salire sul carro e portata al rogo – Antiche fantasie e leggende, antiche meraviglie e paure che erano credenze del mondo popolare, si configurarono con un pericolo per l’ovvia ragione che ogni tirannia ha bisogno di crearsene uno, di indicarlo, di accusarlo, di tutti quegli effetti che essa stessa produce di ingiustizia, di miseria, di infelicità ” (Leonardo Sciascia).

Sabato 14 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
CALVINO E LA LUNA: incontro con studenti e professori dell’Istituto Gobetti-Volta e i musicisti di Suoni Riflessi. Come si è formato il progetto.

Domenica 15 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
CALVINO E LA LUNA
Nel centenario della nascita dello scrittore
Testi scelti e letti dagli allievi del laboratorio teatrale “Cantiere Artemide” dell’Istituto Gobetti-Volta
Musiche di Debussy, Sciarrino, Schumann, Schoenberg, Maderna, Shostakovich.
Giulia Peri, voce – Mario Ancillotti, flauto – Lorenzo Filippa, clarinetto – Federico Pische, pianoforte.

Nel centenario della nascita di Italo Calvino, una rivisitazione in chiave musicale della sua molteplice opera, talvolta poetica, fantastica, graffiante, sarcastica ma sempre illuminante. Calvino amava scrivere testi da musicare, ma forse non tutti sanno che è stato anche autore del libretto di “La vera storia” di Luciano Berio.
Lo spettacolo intreccia musiche di Debussy, Sciarrino, Schumann, Schoenberg, Maderna e Shostakovich a testi dello scrittore scelti e letti dagli allievi del laboratorio teatrale “Cantiere Artemide” dell’Istituto Gobetti-Volta, nell’ambito del progetto di coinvolgimento degli studenti dell’area fiorentina intrapreso dal Festival.
La parte musicale è affidata a Giulia Peri (voce), Mario Ancillotti (flauto), Lorenzo Filippa (clarinetto), Federico Pische (pianoforte).
Il tema letterario ricorrente è quello della luna, presente in molte opere di Calvino: “Distanza della Luna” si accosta così al “Clair de Lune”, “La molle Luna” sposa “Kranke Monde” del Pierrot di Schoenberg, la vena ironica del “Marcovaldo” fa pendant con uno sbeffeggiante Shostakovich.
C. Debussy Clair de lune (da Suite Bergamasque) – pianoforte solo
I. Calvino “La distanza della Luna”, da “Le Cosmicomiche”
I. Calvino “Leggerezza”, da “Lezioni americane”
S. Sciarrino All’aure in una lontananza – flauto contr. solo
I. Calvino “La Luna di pomeriggio”, da “Palomar”
R. Schumann Mondnacht, Moonlit Night – voce e pianoforte
I. Calvino “La molle Luna”, da “Ti con zero”
A. Schoenberg Der Dandy, da Pierrot Lunaire – voce, flauto e clarinetto
Kranke Monde da Pierrot Lunaire – voce e flauto
I. Calvino “Le figlie della Luna”, da “La memoria del mondo”
B. Maderna Serenata per un satellite – flauto, clarinetto, pianoforte, voce
I. Calvino “Luna e Gnac”, da “Marcovaldo”
D.D. Shostakovich Quattro walzer – flauto, clarinetto, pianoforte

Sabato 21 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
AU-DESSUS DE L’OBSCURITÉ
Résonance Contemporaine con Alain Goudard, Louis Sclavis, Keyvan Chemirani e Les Percussions de Treffort.
Musiche di Louis Sclavis.
Conduce Vincenzo Caporaletti

Domenica 22 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
AU-DESSUS DE L’OBSCURITÉ
Composizione originale e collettiva di Louis Sclavis
Progetto di Résonance Contemporaine
Con Keyvan Chemirani, Laura Tejeda, Hyoungkwon Gil, Alain Goudard e Les Percussions de Treffort.
In collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze e Fondazione Nuovi Mecenati, con il sostegno di Conad.

Spettacolo di teatro musicale di percussioni e contaminazioni jazzistiche con Les Percussions de Treffort (Jean-Pierre Barbosa, Asmaa Aloui, Matthieu Convert, Dominique Bataillard, Christian Seux), Alain Goudard, Ping-Cheng Chiu, Laura Tejeda, Keyvan Chemirani, Louis Sclavis e qualificati musicisti portatori di disabilità.
Produzione di Résonance Contemporaine, l’opera “Au-dessus de l’Obscurité” del clarinettista e sassofonista jazz Louis Sclavis anima artisti provenienti da mondi diversi e li coinvolge nel processo creativo. La scenografia degli strumenti, la messa in scena dei musicisti, i loro movimenti e la loro gestualità sono parte integrante dell’opera.
“Au dessus de l’Obscurité” esalta il gioco sottile del percussionista iraniano Keyvan Chemirani, gran maestro di zarb e daf, la voce di Laura Tejeda, l’arte della melodia evocativa di Louis Sclavis, figura di spicco della musica improvvisata europea, il virtuosismo di Hyoungkwon Gil sulla marimba e la forza musicale delle Percussioni di Treffort.
Tutti i musicisti – come detto, alcuni sono portatori di disabilità – hanno alle spalle esperienze artistiche con compositori, artisti e danzatori di varia estrazione, con cui hanno incrociato le loro strade lasciando un segno indelebile nella loro pratica.
“Ci piace lavorare insieme – dice Louis Sclavis – ognuno porta la propria personalità. Questa è una composizione che volevo collettiva. Quindi, io porto l’idea principale, ma poi insieme troviamo come realizzarla”. La serata è realizzata in collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze e la Fondazione Nuovi Mecenati. In attività dal 1987, Résonance Contemporaine è la struttura di creazione e diffusione della musica contemporanea che da sempre concilia la produzione artistica con l’inclusione sociale.

Lunedì 23 ottobre 2023 – ore 18 – Ingresso libero
Palazzo Adami Lami – Lungarno Guicciardini, 17 – Firenze
Presentazione del libro
APPUNTI DI UN FLAUTISTA
Di Mario Ancillotti.
In collaborazione con Lyceum Club Internazionale di Firenze.

Per il ciclo “Il laboratorio dell’interprete”, incontro con Mario Ancillotti per la presentazione del libro “Appunti di un Flautista” , edizione Ut Orpheus. Conduce Eleonora Negri. Il libro, edito da Ut Orpheus, fa parte della collana “Mario Ancillotti Collection” ed è sull’interpretazione in genere e su come deve essere vista la moderna professione di interprete non solo strumentista. L’incontro è perciò aperto a tutti i flautisti, giovani e meno giovani, ma anche a persone interessate ai segreti dell’interpretazione (studenti e docenti di conservatorio e di scuole di musica, ma anche semplici appassionati di musica). In collaborazione con Lyceum Club Internazionale di Firenze

Sabato 28 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
SCHUBERT E IL TESTAMENTO FINALE
Incontro con Enrico Dindo, Matilde Urbani, Mila De Santis dell’Università di Firenze (Sagas).

Domenica 29 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
SCHUBERT E IL TESTAMENTO FINALE
Enrico Dindo violoncello
Quartetto Alioth (Matilde Urbani violino, Sofia Morano violino, Anna Avilia viola, Jacopo Gaudenzi violoncello)
J.S. Bach – Suite n° 4 in mi b Bwv 1010 per violoncello solo
F. Schubert – Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956

Per Suoni Riflessi Giovani, un interessante incontro tra generazioni che vede sullo stesso palco il grande violoncellista Enrico Dindo e il giovane Quartetto d’archi Alioth nell’interpretazione di una delle ultime composizioni di Franz Schubert, “Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956”, suo suggello spirituale, oltre che uno dei più complessi e meravigliosi brani musicali di sempre.
Ultimato a poche settimane dalla morte, il brano costituisce la composizione più astratta e “metafisica” del compositore. La dilatazione della forma e l’ingrandimento delle strutture compositive, porta l’intero Quintetto a dimensioni monumentali, con una durata che sfiora l’ora di ascolto. L’intensità emotiva, la grande tensione lirica, la bellezza dei temi infinitamente ripetuti e variati così come la nostra psiche richiede in un continuo e estenuante mutamento di prospettiva interiore, mai lascia che l’ascolto si indirizzi verso l’assuefazione. La scelta di una formazione desueta (un quintetto con 2 violoncelli in precedenza si incontra solo in una trascrizione beethoveniana) deriva non tanto da una ricerca “orchestrale” ma da necessità di un bilanciamento fra alti e bassi che assicura un colore scuro.
Enrico Dindo è stato primo violoncello dell’Orchestra del Teatro alla Scala dal 1987 al 1998. Solista attivo a livello internazionale, si è esibito con compagini prestigiose, tra cui la Rotterdam Philarmonic, l’Orchestre Nationale de France, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Chicago Symphony e il Gewandhausorchester. È fondatore e direttore stabile dell’Orchestra da camera “I Solisti di Pavia”. Dal 2013 è Accademico di Santa Cecilia. Enrico Dindo ha inciso per Decca e Chandos e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
Il Quartetto Alioth è nato nel 2019 presso la Scuola di Musica di Fiesole, nella classe di quartetto di Edoardo Rosadini. Il gruppo è composto da Matilde Urbani e Sofia Morano (violini), Anna Avilia (viola) e Jacopo Gaudenzi (violoncello). Il Quartetto Alioth è stato protagonista del concerto di apertura della 73esima edizione dell’Estate Fiesolana ed è stato invitato alla Stagione 2021/2022 dei Concerti al Quirinale, in diretta live su Rai Radio3.

Sabato 4 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
MA MÈRE L’OYE E LA FIABA: Incontro con Lucia de Caro, Davide Dolores, Alessandro Lunghi e Benedetta Simeone.

Domenica 5 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
MA MÈRE L’OYE
Di M. Ravel
Libero adattamento scenico di Davide Dolores
Duo pianistico Alessandro Lunghi e Benedetta Simeone
Coro di voci bianche dell’Accademia Musicale di Firenze diretto da Lucia De Caro
Progetto in collaborazione con l’Accademia Musicale di Firenze.

“Ma mère l’Oye” è solo uno dei contributi di Maurice Ravel alla letteratura pianistica per l’infanzia: cinque brevi brani per pianoforte a quattro mani, ispirati a quattro fiabe di Charles Perrault e Marie Leprince de Beaumont.
Il titolo dell’intera raccolta deriva dall’antologia di Perrault, Contes de ma Mère l’Oye.
Nel rispetto della partitura, l’adattamento scenico di Davide Dolores valorizza il carattere di narrazione rivolta a un pubblico giovane, esaltando l’aspetto “spettacolare” nell’esposizione delle favole (tre delle quattro che ispirano l’opera).
La struttura è un costante dialogo scenico fra musica, canto e narrazione in modo rendere tutto più vivace. Ai bambini, destinatari e veri protagonisti dell’opera di Ravel, sono affidate apertura e chiusura dello spettacolo con due brani cantati dal coro di voci bianche dell’Accademia Musicale di Firenze diretto da Lucia De Caro. Le parti musicali sono affidate
al duo pianistico composto da Alessandro Lunghi e Benedetta Simeone.
Dopo il coro iniziale e prima di quello finale ci sono alcuni testi scritti ad hoc, con riflessioni sulla capacità dei bambini di creare nuove dimensioni attraverso l’immaginazione.
La narrazione è costruita intrecciando le favole di Perrault (nella traduzione italiana di Carlo Collodi) come fossero fili di un’unica trama, facendo incontrare la Principessa Addormentata, Pollicino e la Bella.
Progetto in collaborazione con l’Accademia Musicale di Firenze.

Sabato 11 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
LA VISIONARIETÀ DI SALVATORE SCIARRINO
Incontro/conferenza con Salvatore Sciarrino e Alberto Batisti, Livia Rado, Mario Ancillotti

Domenica 12 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
INFINITO NERO – LA VISIONARIETÀ DI SALVATORE SCIARRINO
Le voci sottovetro – Rielaborazione di musiche e testi da Gesualdo da Venosa, di S. Sciarrino
Infinito Nero – Estasi in un atto ispirata a Maddalena de’ Pazzi, di S. Sciarrino
Ensemble Suoni Riflessi – Livia Rado, voce – Mario Ancillotti, direttore
Alla presenza del compositore

La musica di Salvatore Sciarrino obbliga ad un diverso modo di fruizione, induce l’ascolto dal profondo di una percezione subliminale, quasi auto-ipnotica, come se il solo senso dell’udito non fosse sufficiente, e imponesse all’ascoltatore di essere il centro della composizione, e non solo spettatore dell’evento. “Infinito Nero” getta l’ascoltatore nei deliri di santa Maria Maddalena de’ Pazzi, in un percorso interiore di senso mistico e allo stesso tempo fisico e carnale. La santa, durante le sue estasi correva nel monastero alternando silenzi a flussi di parole veloci, quasi incomprensibili. Il sangue di Cristo copre ogni ragione per portare alla crisi mistica, che si sfoga nella speranza “tu sei senza fine, ma io vorrei veder in te qualche fine”.
Una rivoluzione musicale che si ritrova anche ne “Le voci sottovetro”, elaborazione di musica e testi da Gesualdo da Venosa che prelude l’estasi della mistica carmelitana e l’accosta a quella del compositore rinascimentale, non solo per la vicinanza dell’epoca in cui ha vissuto la santa, ma per una dichiarata affinità sensoriale espressa anche dalla somiglianza dell’organico strumentale dei due brani con incredibile immaginazione timbrica.
Le due opere – racchiuse nell’album “Le voci sottovetro / Infinito nero”, pubblicato da Kairos – verranno eseguite dall’Ensemble Suoni Riflessi con il soprano Livia Rado, esperta interprete del repertorio sciarriniano. Direttore Mario Ancillotti. Sarà presente Salvatore Sciarrino.

Sabato 18 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
I LIEDER DI SCHUBERT: guida all’ascolto a cura di Alberto Batisti:
Prologo – Ballate – La Notte e gli astri – Il Viandante – Congedo.

Domenica 19 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
LIEDER DI SCHUBERT
Mark Milhofer, tenore
Marco Scolastra, pianoforte
Schubert: Prologo – Ballate – La Notte e gli astri – Il Viandante – Congedo.

Una sfida al luogo comune che la “liederistica” sia poco affine al sentire italiano, più attratto dal melodramma che da questa espressione del romanticismo tedesco, della più grande intimità, per la presenza della sola voce e del pianoforte, spesso utilizzando poesie di grandi autori. Per facilitare e rendere comprensibile a tutti la bellezza di questa forma che giustamente verranno distribuiti in sala i testi dei Lieder.
Quindici i Lieder di Franz Schubert riuniti secondo un percorso sentimentale che attraversa tutta la vita del compositore. Alberto Batisti ha operato la scelta tra oltre 600 brani, suddividendoli in ” Prologo – Ballate – La Notte e gli astri – Il Viandante – Congedo”.
Dal Prologo in cui si inneggia alla musica e alla sua proprietà di “scaldare il cuore di caldo amore e di rapire in un mondo più bello” si passa alle Ballate, fra cui Erlkönig su versi di Goethe. Della stesura di questo incomparabile Lied vi è una testimonianza sulla incredibile facilità con cui Schubert componeva: trovato a leggere ad alta voce la Ballata di Goethe e istantaneamente a scrivere una musica di febbrile drammaticità del fantastico racconto con una concisione davvero insuperabili. Si passa poi a magie lunari e sognanti per giungere al tema schubertiano più ricorrente: Il Viandante “Der Wanderer” in cui la solitudine e lo sconforto di sentirsi estraniato nella società degli uomini si lenisce un poco solo col sentirsi parte della natura, sentimento quest’ultimo che si colora delle tinte d’una irrimediabile malinconia. Infine Il Congedo in cui l’idea di Goethe “attendo con ansia il primo fiore in giardino” ci lascia con la speranza mai abbandonata di una possibile felicità futura.
L’esecuzione è affidata al tenore Mark Milhofer e al pianista Marco Scolastra, affermato duo capace di passare da Monteverdi a Mozart, da Rossini a Lehar e da Britten a Eotvos.

Sabato 25 novembre 2023 – ore 12 – ingresso libero
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
LECTIO MAGISTRALIS
Pier Narciso Masi su Franz Schubert
Ingresso libero.

Sabato 25 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
PIER NARCISO MASI E I GIOVANI
Schubert – Sonata No 13 in la magg, D 664
Schubert – Quintetto “La Trota” D 667
Pier Narciso Masi, pianoforte
Ensemble Suoni Riflessi Giovani (Eleonora Podestà, violino – Caterina Paolini, viola – Riccardo Baldizzi, violoncello – Petru Horvath, contrabbasso)
Introduce Marco Mangani

Schubert? “Il più grande poeta in musica che sia mai esistito” per dirla con le parole di Liszt. A Franz Schubert è dedicato il concerto conclusivo del festival che vede la partecipazione straordinaria di Pier Narciso Masi, oggi il più “totale” tra i pianisti italiani, oltre che uno dei massimi esponenti della musica da camera con pianoforte. Sul palco sarà affiancato dall’Ensemble Suoni Riflessi Giovani, che allinea Eleonora Podestà al violino, Caterina Paolini alla viola, Riccardo Baldizzi al violoncello e Petru Horvath al contrabbasso.
In programma il Quintetto per pianoforte in la maggiore “Forellen-quintett” – La Trota -, op. 114, D. 667 del 1818 (25.11) e la sonata in la maggiore D. 644 per pianoforte. Due pagine schubertiane che rivelano la speranza di una felicità raggiungibile per il tono affettivo intimo e tenero che è l’immagine stessa della più tradizionale Vienna schubertiana, alla ricerca di contrasti tematici e di temperie emotive
Schubert compose il “Quintetto per pianoforte in la maggiore ‘Forellen-quintett’” riprendendo temi del Lied “Die Forelle (La trota)”. Una sorta di serenata, una cordiale conversazione tra i quattro archi e il pianoforte in cui Schubert si delizia con eleganti melodie, spunti tematici, armonie. Le Variazioni sul tema del Lied rivelano un indirizzo verso il più alto godimento estetico: il materiale di partenza rimane sempre riconoscibile e i mutamenti sono più di stampo sentimentale e di decorazione melodica, che di forma e temperamento.

  • Ultimo giorno dell'evento il 25 Novembre 2023.
  • Biglietti:

    € 15,00 - € 10,00

  • Info: info@suoniriflessi.it - 055 699223
  • Luogo: , Piazza del Carmine 14, Firenze